Luca Giudici è sicuramente uno dei calciatori che maggiormente si sta mettendo in mostra in questo campionato Serie C. Nonostante sia un esterno, questo calciatore ha già raggiunto la doppia cifra in termini realizzativi, dimostrando un’alchimia assoluta con il suo tecnico Zaffaroni, che lo reputa una delle grandi frecce a disposizione per il suo perfetto scacchiere tattico, in un Monza che s’avvicina sempre di più ad una meritatissima qualificazione play-off.
In esclusiva a ZonaCalcio.net è intervenuto Luca Giudici, il quale ai nostri microfoni si è soffermato sull’importante stagione realizzata insieme al suo Monza, sul suo grande impatto tra i professionisti e su tanto altro.
Rivelazione della C – “Sono molto contento di quanto realizzato fino a questo momento, non me l’aspettavo, essendo al mio primo anno tra i professionisti, ma evidentemente vuol dire che sto facendo le cose per bene e sono entusiasta di dare una grossa mano alla squadra, spero di finire il campionato così.”
Zaffaroni – “L’ho conosciuto 4-5 anni fa quando è arrivato nella Caronnese, mi ha fatto capire soprattutto come lavorare in allenamento, su cosa migliorare, tralasciando tanti aspetti futili. Il mio rapporto con lui è andato avanti per tre anni perché so come lavora, so che con lui posso migliorare tanto, avevo la possibilità di venire qua e non ho avuto molti dubbi.”
Serie D e Serie C: protagoniste del rinnovamento – “La Serie D è un campionato con giocatori di grandi qualità che possono giocare in C ma a cui magari manca qualcosa a livello di testa, secondo me, più che di qualità, perché da questo punto di vista ce ne sono molti. La differenza dipende sempre da come si affrontano le cose.”
Monza, che stagione – “Alla base di tutto c’è una società seria, cosa fondamentale, e poi secondo me è stata fatta una squadra di ottimi giocatori, anche il gruppo confermato dallo scorso anno con lo stesso mister, con innesti di categoria. Lavorando tutti i giorni siamo migliorati tanto, ovvio che essendo il primo anno tra i professionisti qualche errore c’è stato ma stiamo facendo un grande campionato. L’obiettivo iniziale era la salvezza ora è naturale che arrivando in questa posizione di classifica si punti sempre più in alto.”
Ammazza grandi – “Normale che le squadre di medio bassa classifica diano qualcosa in più, può essere un nostro difetto l’aver disputato partite contro compagini con le quali potevamo far meglio, invece contro Pisa Livorno e Siena inconsciamente ti viene da tirare fuori qualcosa in più.”
Pubblico e sinergia – “Sicuramente è evidente, i numeri lo dicono, che in casa riusciamo meglio rispetto alle trasferte, i tifosi danno qualcosa in più, dobbiamo migliorare lontano dalle mura amiche. Il nostro pubblico ti dà qualcosa in più.”
Arezzo – “Una squadra indubbiamente forte, con cui all’andata si è perso 3-0, sicuramente una rosa non costruita per salvarsi, ma con tutti i problemi che ha avuto non dobbiamo farci ingannare dalla classifica, a livello di giocatori è simile a Pisa, Livorno e Siena, in trasferta combatteremo per fare un risultato positivo.”
Il segreto del Monza: fiorettisti e operai – “Penso che per giocare a calcio oggi si debba saper fare la fase offensiva ma soprattutto quella difensiva, siamo stati bravi a interpretare entrambe, lavoriamo in allenamento su questo aspetto.”
Idolo – “Da piccolo mi piaceva tanto Nedved.”
Il gol più bello – “Il gol di Siena direi, perché è una partita in cui sono subentrato, solitamente quando entravo dalla panchina facevo fatica a dare subito il mio contributo, invece in quel match sono entrato bene, con il gol del 2-0 la partita è stata chiusa.”
Responsabilità – “Una cosa di cui non penso di dovermi preoccupare, penso a fare il massimo, mi dà carica il fatto che sto realizzando buon campionato, anche aver fatto gol per la squadra.”
Il leader – “Guidetti è un leader, soprattutto in campo, un giocatore importante che in Serie D era sprecato onestamente, contento di ritrovare lui come altri compagni, questa categoria possiamo farla tranquillamente e lo stiamo dimostrando.”
Obiettivi – “Mancano 4 partite, dobbiamo pensare ad una sfida alla volta, cercando di ottenere il massimo, senza fare calcoli che non servono. Solo dopo, la testa potrà essere rivolta su altri obiettivi. Lo stesso vale anche per me, non sto qui a pensar a nessun obiettivo, personalmente voglio rimanere concentrato per questo finale di stagione.”