ZonaCalcio ha intervistato in esclusiva Max Leghissa, nuovo direttore sportivo del Bangor City, il quale dopo l’esperienza nell’intrigante campionato maltese ci ha raccontato del suo nuovo percorso in Galles e non solo. Ecco le parole di Max Leghissa in esclusiva ai nostri microfoni.
“Il Bangor City chiama – Questa nuova esperienza è nata da una conoscenza avvenuta a Malta con il Presidente del Bangor City, con il quale ho avuto un rapporto di reciproca stima. In realtà ero stato già contattato già in precedenza, ma volevo continuare la mia esperienza con il Mosta FC e adesso c’è stata questa opportunità. Con il Mosta abbiamo vinto lo Scudetto Primavera, la Coppa under 19, due salvezze con giocatori arrivati con me, tra questi Sammartino che ora verrà in Galles. Due anni importanti che ora si sono conclusi per fare una nuova esperienza, il presidente del Mosta è dispiaciuto ma resto in rapporti di amicizia con questa società con cui continueranno i rapporti.
Giovani italiani – Continuerò a cercare giovani italiani di prospettiva, resta la base della rosa costituite da calciatori gallesi e inglesi che hanno fatto bene, come anche lo staff tecnico. Ho sentito allenatori in Italia come Marco Del Vecchio e Nicola Legrottaglie, vorrei portare un tecnico italiano.
Vittorie in Europa – Sono molto contento per Sarri, che conosco dai tempi della Sangiovannese. Gli allenatori italiani, nonostante le critiche ricevute, hanno sempre fatto bene all’estero, si vedano Conte e Ancelotti.
Giovani e prospettive – Vedo che ultimamente i ragazzi cercano sempre di più un’esperienza all’estero. In Italia non c’è molto spazio per valorizzare i giovani, fanno un po’ di presenze in Serie C e poi restano lì salvo eccezioni, come nel caso di Di Lorenzo. Non c’è il tempo di aspettare, ci vorrebbe un po’ più di pazienza. Bisogna motivare i ragazzi e saperli prendere in maniera positiva, è questa la caratteristica di molti manager moderni, saper dare l’importanza a questi ragazzi. Molti di loro in Italia sono sottovalutati ma all’estero fanno grandi percorsi, faccio sempre l’esempio di Davide Mansi del Chievo, che in Italia giocava poco, a Malta ha un altro anno di contratto, ha fatto 60 partite e 6 gol ed è un difensore centrale che adesso nella Premier maltese vogliono tutti. Ha fatto due anni importanti a Malta, la cui nazionale ora sa sempre farsi rispettare e le cui squadre iniziano ad imporsi in Europa. Fare quindi un’esperienza qui è molto importante per un giovane.
Caos italiano: la B – Mi metto nei panni di queste squadre, penso ai giocatori convinti di festeggiare la salvezza che invece adesso disputano i playout… assolutamente intollerabile.”
ZonaCalcio ringrazia Max Leghissa per la cortesia e la disponibilità