A caccia di talenti: Dusan Vlahovic, il bomber che avanza
La scorsa settimana la nostra rubrica “A caccia di talenti” ha fatto visita al fantasista spagnolo Dani Olmo della Dinamo Zagabria; quest’oggi il mirino si sposta leggermente a sud-est della Croazia. La penisola è la stessa (quella balcanica). La nazione è la Serbia. Più precisamente Belgrado. Luogo di nascita del gigante classe 2000 Dusan Vlahovic.
Proprio nella capitale serba ha iniziato a muovere i primi passi da giocatore professionista. La sua è una storia particolare. Scartato dalla Stella Rossa per un rigore sbagliato, Dusan si prende la sua rivincita venendo tesserato dal Partizan (sua squadra del cuore) e da qui in poi è tutto un crescendo. Diventa il giocatore più giovane nella storia del club “nero-bianco” ad esordire in prima squadra ad appena quindici anni. Una logica conseguenza dopo le 32 reti messe a segno in 15 presenze nelle giovanili (quattro proprio contro la Stella Rossa). La Fiorentina è stata la più abile ad accaparrarsi le sue prestazioni, visti gli interessi in Italia di Juventus e Sampdoria ma anche di club stranieri. E adesso il bomber ce l’ha in casa.
Dusan Vlahovic, l’Ibra serbo pronto a sorprendere la Serie A
Il bottino del giovane centravanti, anche in viola, è di quelli considerevoli: 21 presenze in Primavera e 19 reti, tra campionato, coppa e Viareggio. La cosa che però balza agli occhi degli osservatori, è la differenza fisica, strutturale e di personalità con i suoi pari età. Non è un caso, infatti, che nel finale della scorsa Serie A, Montella abbia iniziato a buttarlo nella mischia e a fargli assaporare la categoria che in questa stagione sarà la sua. E l’inizio appare incoraggiante: domenica in Coppa Italia, dopo sei minuti dal suo ingresso prima pareggia e poi ribalta la gara terminata poi 3-1 contro il Monza.
Soprannominato l’Ibra serbo, Vlahovic non è solo fisico e gol. Il pallone sa gestirlo e giocarlo. Tecnicamente molto dotato e forte anche in progressione. Certe volte eccede troppo e deve migliorare il gioco aereo (non si direbbe visto il metro e novanta di altezza) ma la carta d’identità è dalla sua. La sensazione è che ad appena 19 anni abbia già scalzato la concorrenza di Simeone e che quest’anno la Serie A potrà scoprire un nuovo bomber.